Le tecnologie capaci di abilitare l’ecosistema “Sanità digitale” all’interno delle strutture clinico/ospedaliere hanno un costo, non di rado “più che significativo”.
Quotidianamente, i decisori del comparto sanitario devono fare i conti con il budget. È proprio per questo motivo che, in questo articolo, parleremo di investimenti, di come utilizzare al meglio i finanziamenti necessari e ottenerne benefici. Occorre innanzitutto orientarsi tra tecnologie in grado di potenziare i processi in qualsiasi ambito delle strutture cliniche e ospedaliere: parliamo di Intelligenza artificiale, big data, Internet of Medical Things, realtà virtuale e aumentata, blockchain, eccetera.
Del resto, stiamo vivendo nell’era della healthcare digital revolution e, ormai, non esiste struttura clinica o ospedaliera, sia pubblica che privata, che non sia interessata dalla Trasformazione digitale.
Gli analisti stimano che, nel 2025, il mercato della Sanità digitale raggiungerà i 657 miliardi di dollari; solo nel 2019 ne aveva totalizzati 175. Parliamo di cifre registrate a livello globale, naturalmente, ma la spinta alla digitalizzazione nel comparto sanitario è iperbolica anche in Italia.
Sembra un peccato affermarlo, vista le motivazioni drammatiche che hanno portato al Recovery Plan (la pandemia, ndr), ma, fortunatamente, la Missione 6 del PNRR offre alla Sanità digitale l’occasione per un veloce sviluppo. Si tratta di 15,63 miliardi di euro, 7 dei quali per i progetti che rientrano nella M6C1 (reti di prossimità e strutture di Telemedicina) e 8,63 per quelli nella M6C2 (innovazione, ricerca e digitalizzazione dell’SSN).
Tuttavia i fondi, se pur abbondanti come mai si era osato sperare, non sono infiniti, né semplici da ottenere. Gli investimenti devono essere ponderati, mirati e adeguatamente suddivisi tra i diversi ambiti e interessi dell’organizzazione sanitaria: cura e assistenza, front e back-end, formazione del personale, magazzino, sicurezza informatica, e via dicendo.
Quando si parla di Sanità digitale, sono in molti ad associare il concetto alla sola Telemedicina o alla tecnologia avanzata per la sala operatoria o la diagnostica. L’acquisto di un sofisticato robot chirurgico, però, di per sé non rappresenta l’ecosistema complesso al quale occorre aspirare. La Sanità digitale, difatti, è un’architettura complessa che deve:
Al netto di tutte le soluzioni tecnologiche dedicate alla cura dei pazienti in-house e ai malati monitorati da remoto, quindi, è consigliabile iniziare a costruire la Sanità digitale dalle sue fondamenta e valutare i sistemi, avanzati e/o automatizzati, la cui applicazione porta da subito benefici economici e organizzativi importanti (e la cui gestione sia possibile attraverso un’unica control room e un’unica smart data platform). Non di rado, infatti, nel settore Sanità, si discute di Intelligenza artificiale (AI) e Machine Learning, ancor prima di aver compreso quali aspetti dell’organizzazione sanitaria ne potrebbero beneficiare e come.
La strada più rapida ed efficace per utilizzare al meglio i finanziamenti del PNRR è collaborare con i vendor specializzati nell’Healthcare. Solo un fornitore qualificato, infatti, è in grado di raccogliere tutti gli input e disegnare la soluzione più efficace per la struttura sanitaria specifica.
I motivi sono almeno un paio:
Messa a fuoco l’esigenza, quindi, ai decisori del comparto sanitario spetta il compito di valutare il mercato e scegliere il fornitore, attraverso consultazioni e comparazioni tra offerte presenti sul sito AgID.