Smart DPI e sicurezza, le novità sul mercato e le ultime tecnologie

Gli analisti sono concordi nel ritenere molto promettente il mercato di Smart DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) e sicurezza. Le previsioni di crescita, infatti, sono quanto meno interessanti: è prevista una crescita del mercato globale dai 3,13 miliardi di dollari del 2021 fino ai 9,05 miliardi del 2028, una previsione cui corrisponde un CAGR del 16,4%. 

DPI e sicurezza: la crescita del mercato è evidente 

Il mercato è in crescita, si è detto, e le previsioni per il medio periodo sono molto rosee. Tale sviluppo ha reso fondamentale e imprescindibile lo sforzo corale di:   

  • Enti regolatori, chiamati a rafforzare gli impianti normativi, comprensivi di sanzioni e attività ispettive;  
  • Aziende, che sulla capacità di creare ambienti lavorativi sicuri ed engaging ottengono produttività e, di conseguenza, risultati economici;  
  • Evoluzione tecnologica, grazie alla quale si possono mettere in campo soluzioni sempre più evolute per monitorare le condizioni di lavoro e le attività eseguite, così da proteggere e, soprattutto, prevenire incidenti e infortuni.  

Non dimentichiamo che, sotto questo profilo, la situazione globale è inquietante: secondo l’International Labour Organization (ILO), le morti causate da incidenti sul lavoro e da malattie correlate al lavoro sono circa 2,3 milioni ogni anno, che corrispondono a più di 6.000 decessi al giorno. Nel mondo, gli incidenti sul lavoro sono circa 340 milioni all’anno e le malattie work-related accertate circa 160 milioni. Ben venga dunque un rafforzamento degli oneri di compliance, che di fatto stimola la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative in ambito dpi e sicurezza.  

 

Le sfide del mercato, tra costi e data protection 

Lo sviluppo del mercato degli Smart DPI deve affrontare sfide importanti, tra le quali il costo dei dispositivi smart rispetto a quelli tradizionali. Non ha aiutato, sotto questo profilo, l’esperienza del Covid, che soprattutto nel settore delle costruzioni (uno dei principali mercati di soluzioni smart DPI) ha rallentato i progetti di innovazione. In realtà, queste soluzioni intelligenti non rispondono unicamente ad esigenze di conformità con policy e regolamenti, ma anche di massimizzazione di produttività e conseguente riduzione dei costi, che non necessariamente sono legati a incidenti e infortuni ma anche a semplici inefficienze. A questo si aggiunga che, in un mercato espansivo, la riduzione dei costi e fisiologica.  

Anche per questo tipo di soluzioni tecnologiche è rilevante il tema della data protection. L’utilizzo di sensori che raccolgono dati sul campo e di software che elabora le informazioni per offrire servizi specifici, può esporre a minacce informatiche e al rischio di data breach, in un’era in cui tali eventi aumentano continuamente e il cui valore medio ha superato i 4 milioni di dollari, secondo IBM. La data protection è essenziale in ogni contesto e settore, dall’healthcare (telemedicina) al manufacturing fino alle costruzioni, e spetta ai vendor tecnologici garantire, in un contesto in continua evoluzione, una protezione end-to-end della pipeline di acquisizione, gestione, valorizzazione e memorizzazione delle informazioni sensibili.  

 

I principali filoni di innovazione: da AI agli AR Glasses 

Gli sviluppi tecnologici sono molto promettenti. Di sicuro, la lente d’ingrandimento resta fissata sul mondo della Data Science, ovvero della valorizzazione del dato ai fini di analisi descrittive (cosa sta succedendo) e predittive (cosa succederà) aventi per oggetto la sicurezza della persona. In altri termini, l’Intelligenza Artificiale – in tutte le sue svariate forme e manifestazioni – resta l’area più significativa nella quale far convergere gli investimenti. Non a caso, il mercato AI nel suo complesso cresce esponenzialmente anche in Italia: se è vero che i 500 milioni di euro appena raggiunti non rappresentano un valore assoluto di riferimento, il +32% negli investimenti cattura l’attenzione.  

Tra gli ambiti tech che intersecano il tema di smart DPI e sicurezza, la Computer Vision (rientrante nel macrocosmo di AI) è un altro punto di riferimento, con un CAGR del 7% dal 2022 al 2030. La capacità di riconoscere oggetti in contesti reali o ibridi è alla base del forte interesse che, ormai da più di un decennio, i produttori tecnologici concentrano sul tema dagli AR Glasses (Augmented Reality Glasses), che soprattutto nei verticali delle costruzioni e del manufacturing potrebbero abilitare quella miscela perfetta di produttività e sicurezza di cui si è detto.  

Nell’ambito delle costruzioni, in particolare, molti operatori indossano già occhiali di sicurezza. L’occasione è ghiotta per dotarli di sensoristica, utile al monitoraggio delle condizioni di lavoro, e di interfacce innovative, come la capacità di mostrare informazioni fondamentali per la sicurezza individuale, come alert predittivi. Debitamente “addestrati” con policy di sicurezza aziendali, capacità di raccolta e trasmissione dati, gli AR Glasses possono realmente fare la differenza. Il mercato degli AR Glasses è ancora piuttosto contenuto, ma molto promettente: nel 2024 si prevedono circa 4 milioni di pezzi venduti, mentre nel 2020 erano appena 250 mila 

Quello dei Connected Boots, infine, è un altro mercato interessante in chiave di smart DPI e sicurezza, analogo a quelli più maturi dei caschetti di sicurezza, dei guanti e delle giacche. Fondati sempre sui benefici della sensoristica IoT e dell’analisi dei dati, vengono generalmente impiegati per il rilevamento automatico di cadute e incidenti, integrano tecnologie RTLS (Real Time Location System) atte a funzionare anche indoor a differenza del comune GPS, e consentono una comunicazione hands-free in caso di pericolo. Essendo basati su sensoristica IoT, hanno forti capacità evolutive, che li accomunano agli altri strumenti intelligenti di protezione. 


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