Smart locker, come funziona? I vantaggi di una cassetta intelligente

 Ma uno smart locker come funziona? Facile rispondere, sfruttando soluzioni tecnologiche e piattaforme di controllo IoT (Internet of Things). La questione sembra quindi risolta in apparenza ma, come sempre, è la corretta implementazione e creazione di un ecosistema sicuro a fare la differenza e a creare un valore aggiunto per utenti, cittadini, amministrazioni locali e, ovviamente, gestori del servizio.    

Ma partiamo brevemente dal concetto di locker per aggiungergli poi la nuova componente “smart”. Per definizione, il locker è una cassetta che vede come caratteristiche principali la robustezza della struttura esterna e la possibilità di essere aperta solo da chi è in possesso della corretta combinazione. La sicurezza è quindi il tema centrale di questo oggetto e del relativo servizio erogato. 

 La combinazione di tecnologia IoT, costituita da sensori, a cui va ad aggiungersi la piattaforma software di controllo trasforma la comune cassetta in un “comunicatore”, in grado di inviare a una stazione “ricevente” tutte le informazioni riguardanti la sua posizione (geolocalizzazione), stato e disponibilità, utilizzo e corretto funzionamento. Se non fosse per la mancanza di ruote potrebbe essere, passateci il paragone un po’ azzardato, una soluzione del settore automotive, data la tecnologia ospitata. 

 Ritroviamo anche qui, nella sua versione più hi-tech, il tema della sicurezza, questa volta garantita oltre che dai materiali di cui è costituito lo smart locker, anche dalla parte elettronica e dal software di gestione.  

 

Smart locker, come funziona  

La sua implementazione, di norma in gruppi, varia dalla prossimità con il luogo di lavoro e di abitazione, fino alla sua decentralizzazione per raggiungere aree di servizio come aeroporti, stazioni di treni e bus. Perfetta nella sua semplice praticità, permette il deposito e prelievo di prodotti personali e merci anche in aree non presidiate, diventando insostituibile per limitare il contatto tra corriere e cliente, come i recenti eventi pandemici ci hanno insegnato.  

La connessione di uno smart locker o meglio di un gruppo di essi alla rete Internet e al cloud, più in particolare, è quindi indispensabile non solo per consentire al gestore del servizio di operare il loro monitoraggio, ma anche per dare all’utente la possibilità di sbloccare e accedere in tutta sicurezza, tramite una procedura codificata, allo sportello interessato e quindi al servizio desiderato.  

La trasmissione dei codici di apertura sia da parte dell’eventuale corriere, sia dell’utente viene gestita dalla piattaforma software tramite protocolli sicuri. La ricezione e trasmissione dei codici può avvenire anche tramite un’applicazione sviluppata ad hoc al fine di migliorare fruizione e controllo dal proprio dispositivo mobile. Lo sblocco può quindi avvenire solo interagendo fisicamente, sul posto, con il pannello fisico di controllo dello smart locker, impedendo quindi lo sblocco dello sportello da remoto ad un eventuale malintenzionato che fosse venuto in possesso del codice.  

Sempre la piattaforma software, ma questa volta tramite una comoda dashboard deve consentire ai responsabili ed operatori del servizio di avere un riscontro in tempo reale di tutto il parco installato. La possibilità di avere comodi plug-in di espansione e la presenza di API per interfacciarsi con eventuali sistemi già presenti nell’azienda che opera il controllo permette di espandere il numero di servizi erogabili come informazioni sul territorio limitrofo, pubblicità, servizi di pagamento.  

smart locker come funziona

 

Smart locker, quali vantaggi per la comunità 

La componente smart aggiunge quindi comunicazione, interazione, collaborazione, consentendo al locker di essere posizionato all’interno dell’assetto urbano (smart city) come valore aggiunto; in modo analogo può arricchire con i suoi servizi un piccolo centro urbano, espandendo il perimetro di azione dei servizi digitalizzati (smart land).  

A questo riguardo ricordiamo che il tema della digitalizzazione dei servizi sul territorio caratterizza in modo trasversale il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che vede stanziati 2,5 miliardi euro per la Rigenerazione Urbana (Missione 5) e l’attivazione di nuovi servizi.   

Servizi che vanno a soddisfare le esigenze di studenti e lavoratori magari pendolari che hanno bisogno di grande flessibilità negli orari di ritiro o di deposito di merci magari acquistati sui loro e-commerce preferiti. Questa rappresenta una valida alternativa all’utilizzo dei PUDO (Pick Up Drop Off) attivati presso negozi o attività come supermercati convenzionati, ma che hanno rigidi orari di apertura e chiusura (soprattutto durante i fine settimana). Proviamo quindi a sintetizzarne i principali vantaggi. Lo smart locker può: 

  • in un contesto B2C velocizzare ed efficientare le consegne dei corrieri anche presso luoghi non presidiati; 
  • essere posizionato nei pressi dei principali centri di passaggio rispondendo alle esigenze di acquisto dei clienti che richiedono di essere svincolati da rigidi orari di ritiro; 
  • venire installato all’interno di realtà private come fabbriche, aziende o condomini consentendo il ritiro e il deposito di prodotti nel pieno rispetto della privacy e delle politiche di security; 
  • essere personalizzato sia nella modularità che nei materiali, sia nei servizi grazie all’impiego di API; 
  • efficientare le proprie operazioni di manutenzione e di intervento grazie ad alert inviati direttamente alla piattaforma di controllo remoto migliorando in tal modo la sostenibilità dei servizi.; 
  • essere configurato oltre che alla consegna e ritiro di pacchi anche come stazione di ricarica per dispositivi elettronici, deposito a breve termine di oggetti e bagagli, terminale di pagamento. 

Lo smart locker diventa quindi, grazie alle tecnologie IoT, un valore aggiunto per la comunità in cui viene installato portando benefici sia per quanto riguarda le prestazioni organizzative, sia dal punto di vista economico ed ambientale. 

White Paper - Smart City come avere più sicurezza e più sostenibilità grazie a IoT e AI