Nel corso degli ultimi anni, la realtà immersiva ha trasformato profondamente il modo in cui interagiamo con il mondo digitale. Questo insieme di tecnologie, attraverso l’uso di mezzi digitali e interfacce interattive, consente di emulare un ambiente o un mondo fisico, inducendo specifiche sensazioni e creando esperienze più o meno immersive, grazie alla stimolazione sensoriale.
Tecnologie come la Realtà Virtuale (VR, Virtual Reality), la Realtà Aumentata (AR, Augmented Reality) e la Realtà Mista (MR, Mixed Reality), infatti, consentono di superare i limiti del reale, immergendoci in esperienze sensoriali che fondono il fisico e il virtuale in un’unica dimensione.
Non si tratta semplicemente di osservare o interagire con un contenuto digitale: la realtà immersiva consente di viverlo, trasformando profondamente il modo in cui percepiamo, apprendiamo e ci connettiamo con gli ambienti virtuali. L'integrazione di tecnologie avanzate ha portato innovazioni senza precedenti, con applicazioni che spaziano dall'intrattenimento all'educazione, dalla medicina all'industria, creando un ponte tra il reale e il virtuale.
Le tecnologie immersive non sono tutte uguali…
Realtà virtuale (VR), Realtà aumentata (AR) e Realtà mista (MR) sono tutte tecnologie immersive, ma si differenziano tra loro in base al modo in cui combinano il mondo reale con il digitale, al livello di interazione che offrono e al tipo di tecnologie necessarie ad accedere all’esperienza.
Se, infatti, nella realtà virtuale, la tecnologia crea un’esperienza talmente immersiva da “trasportare” l’utente in un altro ambiente, nel quale il mondo reale viene sostituito con una sua riproduzione virtuale, la realtà aumentata, sovrappone elementi digitali al mondo reale, senza rimuovere l'ambiente fisico ma estendendo la realtà circostante. Il mondo fisico è ancora visibile, ma viene “aumentato” con elementi virtuali. La realtà mista, invece, cerca di fondere il mondo fisico e quello digitale, permettendo all’utente di interagire con entrambi.
Dall’una all’altra, quindi, cambia il tipo di esperienza e il livello di intensità di “immersione”, in funzione del grado di fusione tra la realtà fisica e quella virtuale. Si passa dalle tecnologie che inducono una minima alterazione della realtà fisica a quelle che, invece, la modificano totalmente, rendendo difficile la distinzione da parte dell’utente tra mondo fisico e mondo virtuale. In questo senso, l’esperienza può cambiare molto a seconda del software e dell’hardware utilizzati.
Innovazioni e applicazioni della realtà immersiva
Le innovazioni tecnologiche alla base della realtà immersiva si sono evolute in maniera esponenziale nel corso degli ultimi anni. I visori VR, oggi economicamente più accessibili, e i visori AR sono caratterizzati da una grafica sempre più realistica e una maggiore precisione nel rilevamento dei movimenti. Grazie a sistemi avanzati di tracciamento e alla creazione di ambienti 3D altamente dettagliati, l'utente può immergersi completamente in mondi digitali, interagendo con oggetti e persone virtuali in modo naturale. Dal tracciamento oculare (eye tracking), al feedback tattile, che permette di “sentire” gli oggetti virtuali attraverso dispositivi tattili, fino al metaverso, un universo virtuale dove gli utenti possono socializzare, lavorare e giocare, rompendo le barriere fisiche, e perfino alle interfacce neuronali, che iniziano a esplorare la possibilità di controllare esperienze immersive direttamente attraverso il pensiero, queste innovazioni promettono di migliorare le interazioni con l’ambiente virtuale. Sono in grado di offrire sensazioni tattili avanzate, simili a quelle del mondo reale, di creare esperienze che coinvolgono tutti i sensi e possono essere utilizzate per addestramenti professionali o esperienze immersive di alto livello.
Per questo, le tecnologie immersive hanno acquisito un ruolo chiave all’interno di settori molto vari, con applicazioni diverse. Ad esempio, una delle principali applicazioni della realtà virtuale è quella per il training, per la formazione di dipendenti e per facilitare la realizzazione di compiti che, senza l’utilizzo di un visore VR, potrebbero richiedere molto più tempo e risorse ed essere meno efficienti ed efficaci.
Diverse le opportunità offerte nel mondo dell'intrattenimento e della cultura, dove realtà virtuale e realtà aumentata vengono utilizzate per creare installazioni e proiezioni immersive nei musei, oppure per creare percorsi interattivi che aumentino il tempo di permanenza e migliorino la percezione stessa e il ricordo dell’esperienza museale; così come molteplici sono le applicazioni nei settori dell’architettura e del design.
Nell’ambito medico-sanitario, realtà virtuale e aumentata vengono impiegate nella formazione del personale medico e, sempre di più, nella chirurgia robotica e nell’approccio personalizzato alle cure dei pazienti.
Senza dubbio, una delle applicazioni più diffusa è quella dell'assistenza remota, o manutenzione assistita, in ambito industriale, dove già da qualche anno si utilizzano gli Smart Glasses per aiutare e supportare gli addetti ai lavori nell’esecuzione di task operativi. Oggi, grazie alla realtà aumentata, è anche possibile posizionare degli indicatori direttamente nel campo visivo dell’operatore, condividere specifiche informazioni relative ai task da intraprendere oppure ai contesti all’intero dei quali si trova ad operare, per guidarlo in modo molto più preciso e puntuale, ad esempio, nelle operazioni di montaggio/assemblaggio di un componente.
Anche nell'automotive, le tecnologie immersive e, in particolare, la realtà aumentata, stanno trasformando radicalmente ogni aspetto dell’esperienza automobilistica, dalla guida dei veicoli alla personalizzazione dei modelli, dalla progettazione e prototipazione alla manutenzione e alla vendita.
Infine, nel settore della logistica, le potenzialità dell’Augmented Reality possono contribuire all’ottimizzazione del processo logistico e delle operazioni di magazzino, al supporto dinamico al traffico, fino a una migliore gestione delle consegne.
In conclusione, la realtà immersiva sta aprendo una nuova era in cui il digitale non è più solo un riflesso della realtà, ma una dimensione autonoma, in grado di offrire esperienze uniche e trasformative.
