Controllo accessi cantiere con i migliori sistemi di sicurezza

Il controllo degli accessi in cantiere è una delle applicazioni più utili della computer vision, quel segmento dell’intelligenza artificiale (IA) che si prefigge di riprodurre al computer le capacità del cervello biologico umano di analizzare immagini e video, e di fornire un risultato adeguato.

Tra le finalità principali del controllo accessi in cantiere c’è la sicurezza dei lavoratori, grazie ai sistemi di rilevamento oggetti, che consentono di riconoscere i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) che il personale sul campo è tenuto a indossare.

Ricordiamo che i DPI per il cantiere sono attrezzature e accessori che proteggono il lavoratore dai rischi che possono minacciare la sua salute e la sua incolumità fisica. Ecco qualche esempio: caschi, elmetti, imbragature, guanti, giubbotti con strisce riflettenti, occhiali, visiere, mascherine, stivali, indumenti speciali, come quelli resistenti agli agenti chimici e meccanici.


L' importanza del controllo accessi nei cantieri edili

L’edilizia è uno dei settori in cui quantità e gravità degli incidenti sul lavoro è ancora considerevole. Per questa ragione è fondamentale che gli accessi ai cantieri siano controllati e monitorati, in modo da verificare sempre le presenze. Sapere chi è presente, chi si è allontanato, anche temporaneamente, e gli eventuali visitatori, appaltatori o altri collaboratori presenti è un aspetto fondamentale della sicurezza.


Vantaggi dell’uso dei sistemi avanzati per il controllo accessi in cantiere

I sistemi moderni di controllo accessi permettono un controllo accessi ai cantieri edili più efficace, completo e granulare. Al contrario della registrazione tradizionale delle presenze, infatti, le nuove modalità di controllo possono verificare in modo automatico ogni spostamento nell’area, senza complicare le procedure di ingresso e uscita. Con l’utilizzo combinato di sistemi di ripresa video e intelligenza artificiale, per esempio, è possibile registrare ogni passaggio del personale attraverso i gate predefiniti, senza perdere di tempo in firme, uso di badge e così via.

Una maggiore precisione aumenta la sicurezza: per esempio è possibile rilevare e segnalare l’eccesso di presenze in una specifica area, ma non solo. Oggi esistono strumenti che, applicando i principi dell’IoT all’equipaggiamento di protezione è possibile monitorarne sia lo stato sia il corretto utilizzo.


Monitorare gli incidenti e ridurre i rischi

DPI-SmartCare, per esempio, utilizza sensori IoT indossabili e intelligenza artificiale per garantire che gli operatori indossino correttamente l'equipaggiamento di sicurezza durante le attività a rischio. Il sistema monitora costantemente i dispositivi di sicurezza e, in caso di mancato rispetto dei criteri di sicurezza, genera allarmi e può arrivare ad inibire la possibilità di procedere con i lavori. Un approccio che mira a ridurre drasticamente gli incidenti sul lavoro, aumentando la sicurezza e l'attenzione degli operatori. La piattaforma è gestita tramite un sistema di controllo intuitivo che permette agli amministratori di controllare gli operatori, le loro dotazioni, la sensoristica e le notifiche. In caso di emergenze, infine, il sistema è in grado di notificare i responsabili e i numeri di emergenza predefiniti.


Controllo accessi in cantiere grazie all'intelligenza artificiale

Per insegnare a un sistema di computer vision a rilevare i DPI in un cantiere, bisogna innanzitutto sviluppare una rete neurale, composta da un certo numero di “strati” per l’elaborazione progressiva dei dati.

Il numero delle stratificazioni neurali è direttamente collegato alla complessità di elaborazione richiesta dagli algoritmi di autoapprendimento: “deep learning” è l’espressione utilizzata per riferirsi a questo tipo di apprendimento.

L’obiettivo è realizzare un’architettura software capace di acquisire alcune capacità percettive umane, rendendo così possibile l’implementazione di sistemi di visione artificiale che sanno riconoscere e confrontare tra loro immagini e oggetti.

Per il controllo degli accessi in cantiere si possono utilizzare diverse configurazioni di computer vision: riconoscimento facciale, analisi dei movimenti e riconoscimento oggetti, con sistemi che possono essere statici (telecamere fisse) oppure dinamici, tramite l’abbinamento di sensori ottici installati in determinate posizioni e droni per controlli ravvicinati.


Controllo accessi in cantiere più sicuro con la computer vision

La visione artificiale permette di eseguire il controllo accessi in un cantiere in diversi modi. Si può parlare di “smart safety”, la sicurezza intelligente grazie all’uso di tecnologie digitali.

Ad esempio, il sistema di computer vision può rilevare se i lavoratori indossano i DPI di cantiere previsti dalle normative vigenti, in base al tipo di attività che devono svolgere. In caso di violazioni, può trasmettere notifiche di allarme alla piattaforma di controllo e/o sui dispositivi mobili dei lavoratori; le notifiche possono comprendere spezzoni video e brevi messaggi che spiegano il tipo di violazione commessa.

Con la visione artificiale, inoltre, è possibile verificare se in determinate aree con restrizioni di accesso è presente il personale effettivamente autorizzato e dotato delle attrezzature regolamentari; si può anche verificare se un operaio utilizza utensili e strumenti nel modo corretto, rispettando tutte le normative di sicurezza (per quanto riguarda, ad esempio, l’ancoraggio di carichi sospesi e l’allestimento dei punti di sicurezza su tetti e impalcature).


Perché usare i codici QR per il controllo accessi in cantiere

Per il controllo accessi in cantiere si possono impiegare anche sistemi basati su tesserini/badge con codici QR. Ad esempio, si può utilizzare una piattaforma software che permette di automatizzare la registrazione delle presenze e il controllo degli accessi in cantiere, generando codici QR associati ai dipendenti e ai mezzi autorizzati a entrare in determinate aree di lavoro.

Questi codici, stampati sui badge individuali e applicati sui mezzi, consentono al responsabile del cantiere, tramite una specifica applicazione installata su dispositivi mobili e integrata con la piattaforma centrale, di riconoscere se il lavoratore o il veicolo è autorizzato all’ingresso in cantiere, registrandone la presenza in caso affermativo.

In sostanza, la piattaforma è in grado di verificare in tempo reale il numero di persone e mezzi presenti in cantiere e di riconoscere la validità delle autorizzazioni (secondo diversi parametri: orari, zone di accesso, turni e mansioni delle squadre di operai, e così via).

Ecco perché una soluzione software di questo tipo aiuta a gestire l’avanzamento di un cantiere nel pieno rispetto della normativa vigente sul Protocollo di legalità, fornendo informazioni chiare, tempestive e trasparenti su quali lavori hanno eseguito le diverse imprese appaltanti, con quanti uomini e mezzi e con quali tempistiche.


New call-to-action