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IoT per le smart city: scopri le soluzioni più innovative

Scritto da TopNetwork | 8 ottobre 2020

L’acronimo IoT, ovvero Internet of Things, sta entrando velocemente nel linguaggio comune. L‘internet delle cose, anche se sarebbe meglio definirlo come l’internet degli oggetti, è un vero e proprio trend topic tecnologico, applicabile a ogni tipo di manufatto che può essere connesso alla rete. Come disse Tim Berners-Lee, l’inventore del world wide web, internet nasce con lo scopo di far comunicare e collaborare le persone, per migliorare la loro esistenza reticolare nel mondo e per avere una conseguente ricaduta sociale. Con gli stessi fini e principi, connettere degli oggetti al web porta al medesimo risultato. Il fattore più importante da comprendere è che nel panorama IoT, gli oggetti si connettono alla rete e comunicano tra loro in modo autonomo, del tutto indipendente dall’intervento dell’umano.

Da queste tecnologie prende forma il concetto di Smart City, ovvero la città intelligente. La città dove le cose parlano tra loro, portando così una ricaduta sociale positiva per le persone che la abitano. Smart city e IoT diventano così due termini strettamente correlati. 


IoT in una smart city

Una città smart è una metropoli dove gli innumerevoli dati che possono essere raccolti sul suo territorio vengono gestiti in modo dinamico dall’Intelligenza Artificiale. Rilevare un ingorgo attraverso delle telecamere intelligenti installate sui lampioni, o attraverso i dispositivi IoT a bordo dei veicoli, non è di per sé vantaggioso, a meno che non rechi dei benefici effettivi ai cittadini. Invece, l’IA della smart city, ricevute quelle informazioni, può regolare in modo diverso i tempi semaforici, o suggerire percorsi alternativi direttamente ai navigatori degli automezzi.

Per fare un altro esempio, delle pensiline intelligenti disposte su una linea di trasporto pubblico, possono far lavorare in modo dinamico l’intero parco mezzi. Le corse possono essere aumentate se viene rilevata una presenza maggiore del previsto di viaggiatori. Oppure, l’IA può mandare a quella fermata un veicolo attrezzato per accogliere a bordo un viaggiatore disabile, riconoscendolo sia dalle videocamere intelligenti, sia da un dispositivo IoT installato sulla carrozzina.


La smart city e l’IoT, una coppia vincente

Il concetto di “cose che parlano” non si applica soltanto alla viabilità. Il binomio smart city e IoT trova applicazione pratica anche per l’illuminazione pubblica e la manutenzione urbana possono essere regolate da una piattaforma di Intelligenza Artificiale. Di nuovo, la raccolta dei dai sul territorio è essenziale. I lampioni possono gestire la luce che emettono in funzione della presenza umana, e non più in base alla temporizzazione della loro accensione. Questo porta a un notevole risparmio economico ed energetico. Seguendo lo stesso principio di “osservazione attiva” dei fenomeni tramite le telecamere intelligenti, è possibile coordinare in modo più efficiente la manutenzione del verde pubblico, allertando gli operatori prima che le piante invadano la carreggiata.

Le abitazioni, dotate di componenti IoT, possono non solo comunicare e gestire al meglio i consumi energetici o idrici, ma possono attuare dei protocolli di sicurezza domestica in caso di furti o incendi. Lo stesso tipo di tecnologia può essere usata come supporto per le persone anziane o per chi non è autosufficiente. È la casa stessa a comunicare le sue necessità, in funzione di come è stata addestrata l’IA.


IoT e smart city, il loro segreto

Il fog computing è una delle moderne architetture IT che meglio supporta il binomio smart city e IoT, consentendo agli oggetti di comunicare tra loro in modo dinamico. Un sistema che distribuisce ed elabora su Cloud tutti i dati che raccoglie dall’infrastruttura a cui è connesso. 

Il flusso di informazioni viene elaborato in modo continuo e ininterrotto, grazie alle enormi capacità di calcolo dell’IA.

Attraverso il deep learning l’IA può essere addestrata a riconoscere degli atteggiamenti e dei comportamenti umani specifici. Nel caso di uno smart building può essere addestrata a capire una situazione potenzialmente pericolosa e intervenire di conseguenza. Come, per esempio, una persona anziana che dimentica di chiudere un rubinetto o che si dimentica di prendere le sue medicine. Questa facoltà può essere applicata all’intero contesto urbano. Un’IA può notare dei comportamenti sospetti all’interno di un parco, e allertare di conseguenza le forze dell’ordine. Il tutto nel pieno rispetto della privacy, perché ciò che l’IA vede attraverso le telecamere intelligenti  non è “visibile” o riconoscibile per gli esseri umani.