Smart city e covid: come ci aiuta l'intelligenza artificiale
Smart city e covid si fondono con i temi di Intelligenza Artificiale, futuro sostenibile e mobilità. Ma perché avvenga questo il presupposto è l’elaborazione di un progetto di data governance da parte degli amministratori locali, un piano che ponga grande attenzione alle criticità presenti e future, facendo tesoro di quello che l’attuale pandemia ha evidenziato in tutta la sua drammaticità.
Il mondo delle smart city è di fatto un concetto utopico, che può concretizzarsi solo attraverso l’elaborazione delle informazioni scambiate tra tutti i dispositivi installati e collegati dalle amministrazioni locali, nel pieno rispetto della privacy individuale, al fine di elaborare la mole incredibile di dati a disposizione. In modo analogo, l’uso congiunto dei dati, grazie alla rete costituita dalle strutture medico-sanitarie collegate tra loro e dall’analisi ed elaborazione di milioni di dati, diventa un’arma importante anche per sconfiggere una pandemia come quella attuale.
Le soluzioni potenziate da Intelligenza Artificiale possono quindi essere dei preziosi alleati degli amministratori locali, consentendo loro di affrontare temi delicati come mobilità, benessere dei cittadini e futuro sostenibile.
Smart city e covid: sensori e AI per la mobilità
La raccolta e l’analisi delle informazioni sono indispensabili per poter offrire servizi ad alto valore aggiunto, monitorare le attività in città e intervenire dove sia solo veramente necessario. Se fino ad ora avevamo inteso i servizi di rilevamento della Smart City come semplici indicatori di quanto avveniva nel contesto urbano (traffico, qualità dell’aria, consumi), la pandemia sposta l’attenzione su strumenti che permettano la gestione in tempo reale dei dati rilevati per innescare procedure e servizi che consentano la salvaguardia della salute pubblica. Ma vediamone qualche esempio pratico e, soprattutto, già realizzabile.
L’installazione di impianti semaforici smart coadiuvati da AI può consentire alle unità mediche in emergenza di attraversare velocemente e in tutta sicurezza la città, sfruttando percorsi e flussi ottimizzati anche in mancanza di corsie preferenziali, con minimi rallentamenti per il traffico cittadino. In modo del tutto analogo, nel campo della sostenibilità ambientale, per diminuire il tasso di CO2 nell’aria, l’AI può rilevare dai sensori installati i percorsi più trafficati, elaborare delle alternative e proporre ai guidatori collegati ai servizi locali, soluzioni più ecologiche per tempi di percorrenza e consumi di carburante, il tutto senza bisogno di intervento umano.
E ancora, rimanendo sempre all’interno delle normative per la salvaguardia della salute durante le ondate pandemiche, il monitoraggio effettuato da pensiline smart dotate di telecamere e potenziate da Computer Vision, permette di effettuare un conteggio delle persone in attesa. A questo può conseguire l’attivazione di un maggior numero di mezzi pubblici solo sulle linee interessate, fornire informazioni in tempo reale ai viaggiatori ed evitare pericolosi assembramenti sia all’esterno che all’interno dei trasporti. La medesima tecnologia, questa volta installata all’interno di impianti smart di illuminazione stradale, può prevenire gli affollamenti delle vie pedonali, mobilitando il personale di controllo solo dove sia strettamente necessario.
Smart City: una nuova mappa dinamica
Ai manager della Pubblica Amministrazione spetta quindi il non facile compito di identificare le migliori tecnologie a supporto della comunità e indirizzare in modo opportuno le risorse a disposizione. Scegliere soluzioni che alla base abbiano piattaforme software affidabili e tecnologie hardware evolute permette di intercettare con crescente rapidità i nuovi bisogni della comunità, evitando le criticità che tutti noi oggi conosciamo.
Ne sono un tipico esempio le videocamere di sorveglianza che, da registratori passivi di immagini si sono evoluti in sensori smart in grado di trasmettere non solo un maggior numero di informazioni ma, sfruttando tecnologie avanzate come la Computer Vision, di offrire anche servizi ad alto valore aggiunto in ambito della security e, di conseguenza, anche della salute pubblica. Come già avviene all’interno di aeroporti e stazioni, queste tecnologie possono essere installate all’interno del perimetro cittadino, con la capacità di analizzare e interpretare i comportamenti dei soggetti inquadrati, attivando eventualmente il personale addetto alla sicurezza locale.
La più classica delle mappe dei servizi cittadini diventa quindi, grazie al connubio di sensori e Intelligenza Artificiale, una grande mappa dinamica, aggiornata istante per istante e in grado di attivare grazie a modelli previsionali sempre più precisi, quei servizi a supporto della salute, della sicurezza e della sostenibilità per i cittadini.