Tutto ciò che si può fare con il riconoscimento oggetti e che non ti aspetti

Il riconoscimento oggetti è tra le tecnologie più versatili, facilmente integrabile tanto nel settore industriale, per esempio nel campo della sorveglianza delle aree cantieristiche e degli impianti, quanto nella quotidianità del mondo che ci circonda, pensiamo al suo impiego in un’avanzata Smart City.

Potenziare con l’Intelligenza Artificiale dispositivi come sensori, telecamere e fotocamere permette a questi ultimi di trasformarsi in “organi di senso” intelligenti, in grado di reagire con grande reattività e soprattutto in modo continuativo, a input e sollecitazioni esterne. Questa caratteristica si trasforma in valore aggiunto in tutti quei contesti all’interno dei quali occorre garantire 7/7 H24 sorveglianza e norme di sicurezza per la salvaguardia delle persone e dell’ambiente.

Ma per comprendere meglio in che modo questa tecnologia trova le sue applicazioni proviamo a immergerci virtualmente in alcuni scenari. Volgendo lo sguardo all’interno di questi particolari ambienti scopriremo soluzioni sostenibili, a basso o nullo impatto ambientale, che partecipano a creare ambienti di lavoro e abitativi più efficienti e sicuri. Si tratta quindi di soluzioni IT innovative in grado di ridurre i costi, migliorare la produttività delle imprese e la vita delle persone.


Riconoscimento oggetti: dagli impianti industriali ai cantieri

Come prima tappa della nostra visita virtuale iniziamo da un impianto industriale, un ambiente dove il riconoscimento oggetti può accrescere in modo significativo il livello di sicurezza e di automatizzazione dei processi di controllo. Ad affiancare telecamere e termocamere fisse posizionate nei luoghi più critici dell’impianto, possono essere introdotti dei droni dotati delle medesime tecnologie, in grado quindi di svolgere il monitoraggio ravvicinato di strutture come edifici e infrastrutture industriali anche a decine di metri di altezza, su superfici estremamente vaste o difficilmente raggiungibili per il personale. Nel caso di impianti chimici, il rilevamento di cedimenti o rotture con sversamento di materiale pericoloso per l’ambiente e per l’uomo, avvia procedure automatiche di allarme evitando a personale non adeguatamente attrezzato di avvicinarsi all’area.   

In luoghi come i cantieri l’impiego di dispositivi equipaggiati con tecnologie per il riconoscimento oggetti permette di effettuare un controllo accurato degli accessi di veicoli e personale. Si tratta di soluzioni perfette per quelle aree a forte restrizione, in cui occorra segnalare tempestivamente la presenza di mezzi o persone non autorizzate, al personale di controllo o alle Forze dell’Ordine. Non è difficile immaginare quanto la velocità di rilevamento del pericolo sia fondamentale in situazioni che possano mettere a rischio l’incolumità fisica del personale al lavoro o del pubblico in transito in zone non consentite. Stiamo ovviamente descrivendo tecnologie lontane anni luce dal semplice rilevamento da parte del personale di controllo seduto dietro a un monitor o dalla più passiva registrazione di immagini in movimento.  


Più sicurezza per i luoghi pubblici ad alta frequentazione

Sempre all’interno di spazi specifici come parcheggi, aeroporti, stazioni e altri luoghi ad alta frequentazione trovano importanti applicazioni soluzioni di smart safety, ovvero il riconoscimento di oggetti come valigie, zaini, borse, volutamente o distrattamente abbandonati. Si pensi alle norme di sicurezza antiterrorismo o, in casi meno drammatici, alla pericolosità causata dall’abbandono di oggetti su corsie o corridoi, destinati al passaggio d mezzi di soccorso o a vie di fuga. In modo del tutto analogo l’AI può essere addestrata, mediante processi di machine learning, a rilevare oggetti come armi, coltelli, strumenti atti a offendere o addirittura atteggiamenti e pose minacciose. In questo ultimo caso, si tratta di soluzioni di particolare importanza per la salvaguardia della sicurezza pubblica, che possono integrarsi con sistemi in grado di confrontare i dati biometrici contenuti nei database degli organi di sicurezza con i soggetti ripresi dalle telecamere.

Sempre in tema di sicurezza terminiamo la nostra visita virtuale passeggiando per un viale cittadino. Qui possiamo facilmente scoprire come la presenza di videocamere dotate di Computer Vision e AI, installate sui classici pali di illuminazione pubblica, possano aiutare ad intercettare comportamenti pericolosi per la viabilità urbana, intervenendo in modo non solo preventivo, ma anche predittivo alla regolazione automatica degli impianti semaforici al fine di evitare incidenti. Allo stesso tempo, la presenza di sensori e videocamere poste nelle pensiline dei mezzi di trasporto possono fornire indicazioni utili alle aziende “contando” in tempo reale il numero di passeggeri in attesa o riconoscendo la presenza di persone con disabilità al fine di attivare mezzi attrezzati con le giuste dotazioni. E tutto questo sempre nel pieno rispetto delle norme della privacy, poiché non è necessario il diretto rilevamento dei volti e la loro conseguente identificazione biometrica.  

In conclusione, il riconoscimento oggetti è quindi non solo un potente strumento di sviluppo per le aziende che lo vogliano adottare ma, soprattutto, un forte acceleratore verso quel progetto di trasformazione 4.0 per tutto il sistema Paese, teso a semplificare e migliorare la nostra quotidianità.


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